Falso, perché ad esempio parla di più Gan Eden, di Adami ed Eve, quando invece nella Bibbia ognuno di questi termini è sempre al singolare. Inoltre, per fare un altro esempio, sostiene che il serpente della Genesi sarebbe in realtà uno scienziato alieno. Ancora, sostiene che il grano sarebbe stato creato artificialmente dagli alieni per sostentare la nostra specie. Ovviamente non c’è scritto assolutamente nulla di tutto ciò nella Bibbia, quindi dire che si limita a leggere ciò che c’è scritto vuol dire, senza mezzi termini, raccontare una bugia bella e buona.
Inoltre, sempre nel mio video, ho spiegato abbondantemente che il suo “lasciare non tradotti” è un trucco per lasciare una lacuna nel testo e spingere il lettore a colmarla con quello con cui ha più familiarità (cioè con UFO, alieni e tecnologia varia, di cui sentiamo parlare sin da bambini), che è poi quello che più fa comodo all’interpretazione bigliniana.
Se, per esempio, prendiamo la frase inglese «The white cat is on the table» e proviamo a “lasciare non tradotta” la parola «cat», abbiamo: «Il cat bianco è sul tavolo». E cos’è che è bianco e sta su un tavolo? Ma un piatto, ovviamente! Basta chiedere a qualsiasi cameriere o ristoratore e concorderanno tutti nel dare ragione a questa traduzione, no?
Ecco come il “lasciare non tradotti” porta fuori strada. È un gioco di prestigio bello e buono, mascherato da lettura letterale. Il lettore è portato esattamente dove vuole Biglino, avendo tuttavia l’illusione di essere arrivato da solo a certe conclusioni, che sembrano così le più ovvie e che poi si difenderanno come se fossero le proprie.
Inoltre, il metodo farlocco del fare finta che la Bibbia dica il vero è smontato dettagliatamente al punto 24.