Vorrei non fosse necessario tutto questo. Vorrei che non ci fossero persone che vendono le proprie fantasie spacciandole per chissà quali rivelazioni sconvolgenti e scomode. Il modo migliore per contestare degli argomenti che ritengo una vera e propria truffa è quello, come si dice, di metterci la faccia e mettermi in gioco. Mi è stato spesso anche sconsigliato da diversi amici professori. Devo dire che non fa certo piacere ricevere un certo tipo di attenzione negativa nella forma di attacchi ingiustificati e di insulti, anche pesanti, del tutto gratuiti, che ricevo solo per aver espresso un’opinione. Ciò è sintomo del fatto che c’è molta gente che segue ciecamente un idolo e che non esita ad aggredire chi osa metterlo in discussione.
D’altronde, basta andare sotto i video di AteoTube in cui fa anche lui una critica oggettiva alle “teorie” di Biglino e del suo co-autore Buffa per vedere come molti commenti inferociti non dicano altro che non ha il coraggio di metterci la faccia. In realtà le sue valide motivazioni non c’entrano nulla col coraggio o con la paura. Fatto sta che chi osa criticare Biglino in anonimato viene accusato di non avere il coraggio delle proprie idee, chi invece ci mette il nome e la faccia, viene accusato di essere in cerca di visibilità. In entrambi i casi, non si entra mai nel merito degli argomenti, ma si trovano solo dei pretesti per fare degli attacchi ad hominem ed evitare così un confronto sulle questioni.
Inoltre, se fossi davvero in cerca di fama o di soldi facili, scriverei libri di paleoastronautica! Von Däniken ha costruito un parco a tema paleoastronautico. La Uno editori ha fatto fumetti e giochi da tavolo sulle “teorie” di Biglino. Personalmente non mi è mai capitato di vedere una cosa del genere basata su teorie scientifiche. A me pare ovvio che la paleoastronautica sia un business molto redditizio. Quindi, se volessi davvero cercare visibilità o guadagnare in modo facile, non farei il ricercatore precario e non ci perderei nulla a inventarmi le mie teorie pseudostoriche e venderle direttamente a chi non può sapere se sto scrivendo baggianate o no.
La visibilità che interessa a me è quella che le mie ricerche vengano citate da altri studiosi e le mie soddisfazioni da quel punto di vista non mi mancano affatto.
Come i paleoastronautici hanno il sacrosanto diritto di pubblicare cose sbagliate, anch’io ho il mio diritto di mostrare i loro errori a chi vuole avere un altro parere.