Meglio! Non punto a essere convincente, nel senso di persuasivo. Quello lo lascio agli imbonitori e ai venditori di fumo (per non dire i truffatori) che devono fare di tutto per convincere la gente ad acquistare un prodotto scadente. Un prodotto buono, infatti, si fa pubblicità da sé. Invece, nel momento in cui uno deve mentire o fare carte false per promuovere il proprio prodotto, vuol dire che sotto sotto sa anche lui che non vale molto e che bisogna abbellire parecchio la presentazione e soprattutto dire al pubblico quello che vuole sentirsi dire.
Per quanto mi riguarda, preferisco presentare argomentazioni basate quanto più possibile sui dati di fatto. Se i dati di fatto non convincono, vuol dire che si è deciso di dare la priorità al credere a ciò che è più bello da credere rispetto a guardare in faccia la realtà dei fatti.
Se poi ho sbagliato qualche argomentazione, mi farebbe solo piacere se mi si segnalassero eventuali errori. Tuttavia, finora, quelli che hanno fatto questa obiezione non hanno mostrato errori fattuali, ma si sono limitati a dire che non sono convinti.
Ho l’impressione che chi fa questo tipo di obiezione non voglia assumersi la responsabilità di pensare per conto proprio e preferisca affidarsi a chi riesce a convincere meglio.