L’ebraico inventato di uno YouTuber

Sono intervenuto in chat durante questa diretta, facendo notare che l’anonimo ospitato ha detto diverse baggianate riguardanti l’ebraico. A quanto mi dicono, ne ha dette diverse, e anche grosse, su argomenti quali l’economia o la politica. Mi attengo tuttavia al mio campo e faccio notare non solo i suoi errori sull’ebraico ma anche il suo atteggiamento di chiusura verso le critiche e del modo in cui non ammette le proprie responsabilità, ma cerca sempre di cadere in piedi.

Per timore che venga cancellato, riporto qui, con lievissime modifiche, il commento che ho scritto sotto quel video.

---

Per chi mi chiedeva in chat dove l’ospite avrebbe detto baggianate sull’ebraico, sono nel suo video “Adamo, Eva e Caino”. Visto che il proprietario del canale, che gode della mia stima nonostante questo video, ha studiato ebraico, sottopongo alla sua attenzione le seguenti affermazioni fatte dall’anonimo nel summenzionato video “Adamo, Eva e Caino”:

Minuto 2:14:

“Si usa il plurale ‘elohim’ che è sia maschile, sia femminile”

Chiedo quindi a entrambi i partecipanti a questa live dove sarebbe il femminile nel termine elohim. Chiedo altresì la fonte di tale affermazione, perché certamente non è contenuta in nessuna delle grammatiche e dizionari di ebraico da me consultati. Magari è una cosa che sfugge a me.

Minuto 3:17:

“si usa il maschile per indicare ciò che non ha un sesso definito o gli oggetti”

cosa falsissima, perché ecco una lista di sostantivi femminili riguardanti oggetti inanimati o astratti, solo con i primi nomi che mi vengono in mente: adamah (“terra”), ahavah (“amore”), bamah (“altura”), ot (“lettera”), ḥerev (“spada”), esh (“fuoco”), even (“pietra”), senza contare tutti i femminili astratti che terminano in –ut, come malkut “regno” e innumerevoli altri che non è il caso di elencare qui.

Ora prevengo l’obiezione secondo cui tali affermazioni da me contestate sarebbero state decontestualizzate con queste due domande:

– come altro si può interpretare la frase «si usa il maschile per indicare ciò che non ha un sesso definito o gli oggetti» se non come l’ho interpretata io?

– cosa nel contesto farebbe cambiare il significato da come l’ho inteso io al “vero” significato che non avrei compreso?

E siamo ancora nei primi minuti del video. Non ho tempo, né voglia, di smontare le altre cose che ha detto negli altri venticinque. Invito tuttavia il proprietario del canale “Bella Prof” ad ascoltare questo e altri video riguardanti la Bibbia, in modo che si renda conto del livello di “cultura” che il suo ospite va diffondendo su YouTube. Anzi gli chiedo: è d’accordo con l’affermazione secondo cui la Bibbia sarebbe a favore dell’omosessualità o che sarebbe contro la schiavitù?

Inoltre vorrei far notare diverse scorrettezze e cose che mi sono state falsamente attribuite durante quella live. Ho semplicemente detto, proprio sulla base di quanto appena riportato, quindi con cognizione di causa, che l’anonimo signore, quando parla di ebraico, sembra parlare di cose di cui non ha la più pallida idea. Non ho detto che non potrebbe parlare di Bibbia, né che non potrebbe parlare di ebraico, quindi l’accusa gratuita di gatekeeping fatta dall’anonimo non sta in piedi. Non ho detto a nessuno che non dovrebbe parlare. Piuttosto, dica pure quello che vuole, ma si prenda la responsabilità delle baggianate che dice, il che mi porta al prossimo punto.

L’anonimo ha detto esplicitamente “teogonia” parlando di Giobbe, ma ha rigirato la frittata facendo credere che sia stato io ad aver usato il termine a sproposito, quando invece sono stato io a fargli notare che forse intendeva “teodicea”. Per fortuna la registrazione è lì e tutti possono vedere come sono andate davvero le cose. Non solo l’anonimo non si è preso la responsabilità del suo errore, avendo la faccia tosta di attribuirlo a me, ma lo ha anche strumentalizzato per dire che, visto che avrei sbagliato su questa cosa, allora ho sbagliato anche il resto. Ora, anche se avessi davvero sbagliato (e, ribadisco, NON l’ho fatto, come è sotto gli occhi e le orecchie di tutti), come ciò toglierebbe validità alle altre mie obiezioni?

Alla fine a me cosa interessa? Per quanto mi riguarda, uno può dire quello che vuole. Solo troverei più corretto se si presentassero tali affermazioni per quello che sono: pure opinioni infondate e totalmente inventate, invece che spacciarle per “cultura”. A mio personale modo di vedere, ritengo costui un altro di quelli che inquinano l’ambiente culturale italiano, spacciando le proprie invenzioni per dati oggettivi ed evitando contraddittori nel merito.

Non è il primo a sparlare di ebraico su Internet, distorcendo la grammatica solo per propagandare la propria ideologia spacciandola per lettura letterale, e, ahimé, temo non sia neanche l’ultimo.